Sapere usare i pennelli può sembrare una cosa scontata, ma ci sono alcuni accorgimenti specifici che è utile seguire per lavorare con precisione e controllare il tratto. D’altra parte, un pennello è molto diverso da strumenti che magari usiamo più di frequente, come una matita, ed è bene conoscerlo più a fondo!
In questo post, condividerò con te alcuni accorgimenti per usare i pennelli al meglio, evitando sbavature e linee tremolanti, ma anche per imparare a sfruttare al meglio la forma naturale del pennello per ottenere diversi tipi di segni.
Usare i pennelli: dubbi e dilemmi comuni
Mentre ci si confronta con i primi acquerelli, capita di farsi domande del tipo:
- Come faccio a riempire di colore una forma complessa con precisione e senza sbavature?
- Come faccio a usare i pennelli per tracciare delle linee dritte e non tremolanti?
- Come faccio a dipingere velocemente una zona del mio disegno prima che il colore asciughi e senza dover fare tante mascherature?
- Come faccio a tracciare dei segni e delle forme belle da vedere, sfruttando la forma del pennello, e magari anche dipingendo senza un disegno sottostante (ad esempio, sfruttare la punta tonda del pennello per disegnare i petali di un fiore o delle foglie)?
Ti riconosci in qualcuna di queste domande?
Io all’inizio me le sono poste tante volte!
In questo post proviamo a rispondere con ordine a questi dubbi, a partire da un aspetto fondamentale, ovvero come impugnare e utilizzare il pennello.
Impugnare il pennello
Posto che non c’è in assoluto un modo “perfetto” o ideale di impugnare un pennello, il consiglio è innanzitutto quello di tenerlo fra pollice e indice, assicurandoti di lasciare un po’ di spazio (qualche centimetro) fra le setole e le dita, per evitare di farti ombra sul foglio. Rilassa le spalle in modo da non creare troppa tensione, che potrebbe proprio essere la causa di qualche linea tremolante!
Soprattutto, ti sarà di grande aiuto la gestione del movimento: immagina che il tuo braccio sia una specie di meccanismo o ingranaggio. Hai a disposizione tre giunture – polso, gomito e spalla – ciascuna con un raggio di movimento ed un’ampiezza completamente diversi.
Mentre ti eserciti, abituati ad “attivare” la giuntura più giusta per il segno che vuoi tracciare sul foglio, tenendo ferme le altre:
- per dipingere dettagli, piccole superfici e linee brevi il polso ti sarà di grande aiuto
- per linee e campiture intermedie puoi “fare perno” sul gomito, tenendo fermo il resto
- infine, la spalla ti servirà per coordinare i movimenti molto ampi, utili a coprire grandi superfici
Come funziona un pennello
Un pennello è fatto da un manico e delle setole. Si chiama “serbatoio” il corpo delle setole, ovvero la parte che funziona come un vero e proprio serbatoio, trattenendo acqua e colore. Un buon serbatoio tiene tanta acqua e la rilascia in modo uniforme in base alla pressione. Inoltre, un pennello dovrebbe anche avere una buona punta che tenga bene la forma e permetta di tracciare linee precise e anche molto sottili.
Questo è importante perché, oltre che coordinare i gesti, imparare ad usare i pennelli significa anche saper sfruttare al meglio la forma delle setole, variando l’inclinazione e la pressione per ottenere segni di tipo diverso.
Ma arriviamo ora alla parte pratica.
È ora di esercitarsi con gli acquerelli!
Ed eccoci alla parte pratica: ti parlerò ora di 3 abilità importanti da imparare per migliorare il controllo sul pennello in varie situazioni, accompagnate da 4 esercizi. Parleremo di:
- Dipingere forme di vario tipo (anche complesse)
- Dipingere sfruttando la forma del pennello
- Tirare linee dritte
Di volta in volta, ti indicherò come prepararti all’esercizio. La cosa importante in ogni caso è avere in mente con chiarezza il soggetto o l’effetto che si desidera raffigurare, in modo da procedere con un’intenzione precisa.
Cosa ti occorre?
Per questa sperimentazione, ti servono pochi materiali:
- Della carta per acquerelli, va benissimo la carta da studio tipo la Canson XL (purché sia quella per acquerello e non generica). Andrà benissimo lavorare sul formato A4 oppure A5.
- Pennelli per acquerello: è sufficiente avere un paio di pennelli a punta tonda di misure diverse (ma con una buona punta fine), un paio a punta piatta, un pennello “liner”, ovvero un pennello dalle setole molto lunghe.
- Colori (tubetti o godet, a seconda di quello che preferisci), tavolozza, bicchieri per l’acqua, scottex.
- Una matita e una gomma
1. Dipingere forme di vario tipo
Innanzitutto, è importante imparare a dipingere diverse tipologie di forme, di diversa grandezza e complessità. L’obiettivo è riuscire a stare con precisione sulla linea del disegno: non fuori e non dentro, ma proprio sulla riga! Questo ti sarà utile quando dovrai affrontare dipinti o illustrazioni con tanti dettagli o magari coprire superfici grandi e complesse, anche senza usare il liquido mascherante.
Ad esempio, nel disegno qui sotto non ho fatto nessuna mascheratura, ma ho steso più strati di colore aumentando con ogni velatura l’intensità delle zone più scure e scontornando a mano libera le forme delle creature mostruose che circorndano la Luna impaurita. Per evitare che il colore si asciugasse, ho utilizzato molta acqua e steso velature con un colore abbastanza diluito, ma ho comunque dovuto usare la punta del pennello con attenzione per non creare sbavature.
Esercizio | Geometrie fuori controllo
Prendi un foglio e disegna forme di diverso tipo con la matita: inserisci alcune forme semplici e regolari (rettangoli, cerchi, triangoli) e altre più articolate, storte, con spigoli stretti, curve ravvicinate, aperture, bordi frastagliati ecc. Insomma, devi complicarti un po’ la vita, l’esercizio serve proprio a questo!
Nell’insieme, avrai una composizione astratta fatta di tante forme geometriche. È importante che le forme abbiano dei punti di incrocio perché questo ti obbligherà ad allenare la precisione.
Prepara due o tre colori a diluizione media. Non utilizzare colori chiarissimi altrimenti le sbavature non si vedrebbero e avresti già un vantaggio in partenza! 🙂 Ad esempio, potresti usare un arancio e un blu (io ne ho preparato uno più chiaro e uno un po’ più cupo).
Ora, inizia a riempire le forme con un pennello tondo, utilizzando la punta o le setole a seconda della forma che devi riempire, cambiando pressione e inclinazione.
Se vuoi alzare il livello della sfida, puoi sfumare i due colori all’interno della forma anziché usarne uno solo alla volta.
Un consiglio!
Mentre lavori, gira il foglio assecondando il movimento della mano. Ad esempio, io dipingo con la mano destra e il movimento naturale delle pennellate per me è soprattutto da sinistra verso destra (altrimenti le setole non scorrerebbero bene sul foglio e perderei il controllo del pennello). Girare il foglio ti serve a trovarti sempre nella posizione ottimale per seguire la linea di contorno che devi rispettare. Per questo motivo, è meglio non fissare il foglio al tavolo – ma piuttosto fissarlo a un pezzo di cartone o una tavoletta di legno – soprattutto quando devi affrontare un disegno complesso.
2. Dipingere sfruttando la forma del pennello
Saper usare i pennelli non vuol dire solo saper stare nei contorni, ma anche saper creare diverse tipologie di tratti sfruttando la forma naturale dei pennelli. Questo ti permetterà di creare sketch e disegni molto più spontanei ed espressivi.
Ti faccio un esempio: in questo disegno, ho utilizzato un pennello piatto per lo sfondo e il secondo piano. Questo mi ha permesso di dare alla collina una forma un po’ frastagliata e irregolare. Per il primo piano ho utilizzato invece un pennello “liner” per creare le forme di queste strane architetture, alternando fra tratti più larghi e stretti o addirittura filiformi (un po’ come si fa negli esercizi di calligrafia) e quindi dare l’idea di qualcosa di leggerissimo.
Veniamo ora ai prossimi due esercizi: uno si concentra sul pennello tondo, l’altro su quello piatto.
Esercizio | Chiome d’albero – pennello tondo
Per realizzare delle chiome d’albero – protagoniste di questo esercizio – ti servirà un pennello tondo con un’ottima punta fine che ti permetta di creare linee sottilissime. In alternativa, puoi usare un pennello “liner”, anche chiamato “tiralinee”.
Prepara un colore abbastanza denso, scegliendo una tinta che ti piace.
Prendi come riferimento la sagoma di un albero, guardando una fotografia o un disegno botanico, e di studiane brevemente le proporzioni, magari con uno sketch a matita. Non faremo un lavoro super realistico, ma è importante vedere la forma dei rami e le proporzioni generali. Se preferisci, per aiutarti puoi tracciare sul foglio la sagoma della chioma con una matita acquerellabile del colore che hai scelto, ma tieni il tratto leggero così si scioglierà al passaggio del colore.
Con il pennello tondo inizia a dipingere la chioma variando l’inclinazione, premendo a volte di più, a volte di meno e non riempiendo tutta la sagoma (che nella realtà non è mai un volume totalmente compatto). Mentre il colore è ancora umido, inizia a dipingere il reticolo dei rami, che saranno più stretti in alto (qui tieni la pressione leggera) e più larghi man mano che scendono. Con l’estremità della punta, traccia poi delle linee sottilissime nei buchi rimasti dentro la chioma, a rappresentare i rami più sottili.
Se vuoi ripetere l’esercizio, prova a usare 2 o più colori, magari con diluizioni diverse, in modo da creare contrasti interessanti. Qui sotto vedi un lavoro che ho realizzato proprio con questo principio.
Esercizio | Torri e grattacieli – pennello piatto
Il pennello piatto è a mio avviso un po’ sottovalutato per quanto riguarda l’acquerello e spesso relegato solo alla creazione di sfondi. In realtà, può essere utile per raffigurare molti soggetti: ad esempio, i grattacieli e le architetture moderne hanno delle forme molto nitide e squadrate che si prestano bene ad essere dipinte con questo tipo di punta.
Procurati quindi un paio di pennelli piatti di dimensioni diverse e cerca alcune immagini di grattacieli, torri e altri edifici simili. Anche qui, basta fare uno studio di massima delle proporzioni e della distribuzione delle finestre o di altri elementi, come ponti sospesi, antenne, ecc.
Prepara un colore a tua scelta non troppo diluito. Inizia a dipingere ciascun grattacielo partendo dall’alto e utilizzando il pennello sia di piatto che di taglio, in modo da ottenere segni di spessore diverso.
3. Tracciare linee dritte con il pennello
La terza e ultima abilità necessaria per usare i pennelli al meglio è saper tirare delle linee dritte e precise. Come fare però a evitare le righe tremolanti?
In parte, il problema si risolve con la pratica, ma si possono seguire alcuni accorgimenti per ottenere un risultato migliore. Eccone due:
- Orienta il foglio in modo da tracciare una linea che si allontani da te. Personalmente, trovo più efficace tenere un’inclinazione a 45° anziché tracciare una linea pienamente perpendicolare a me, perché mi permette di coordinare meglio i movimenti.
- Non guardare la punta del pennello mentre tracci una linea. Guarda invece il punto di arrivo desiderato, tenendo il braccio relativamente rilassato e il polso fermo. Se si traccia una linea medio-lunga, infatti, il movimento partirà presumibilmente dal gomito, mentre polso e spalla staranno fermi.
Esercizio | La tovaglia
In questo ultimo esercizio, dipingeremo una tovaglia a quadri con un pattern tipo “scozzese” quindi con linee di spessori diversi.
Prepara un colore a tua scelta e prendi un pennello piatto e uno tondo con una buona punta. Prendi una foto a modello (o magari un pezzo di tessuto se ce l’hai a portata!) e studia il pattern.
Disegna semplicemente un rettangolo e allenati a tracciare linee dritte riproducendo il disegno che vedi sul tuo modello. Ricordati di non fissare il foglio al tavolo ma di fissarlo ad un pezzo di cartone o di legno per poterlo ruotare mentre lavori.
Come usare i pennelli: in sintesi…
Nel complesso, spero che questi esercizi ti abbiano fatto prendere familiarità con la natura fluida dell’acquerello e ti abbiano dato spunti per come usare i pennelli al massimo delle loro possibilità. Ripetere questi esercizi o altri simili ti aiuterà anche a muoverti sempre più velocemente e con sicurezza.
Hai scoperto qualcosa di nuovo leggendo questo post?
Fammelo sapere nei commenti qui sotto!