Il terzo capitolo è dedicato a quello che in inglese si chiama “mark-making”, cioè imprimere tracce e segni sul foglio utilizzando vari materiali e strumenti o modalità di stesura del colore per creare effetti interessanti. In questo post ti racconterò 5 tutorial diversi per creare textures ed effetti di superficie proprio attraverso una combinazione segni molto particolari.

Oggi ti presenterò queste tecniche:

  • Pennello da cucina
  • Pastello acquerellabile 
  • Colore soffiato a cannuccia 
  • Timbro di spugna
  • Cotton fioc
I materiali utilizzati per questa serie di textures

Il pennello da cucina è uno strumento che amo molto, non solo quando si tratta di dolci e panificazione, ma anche per quanto riguarda le illustrazioni. Funziona molto bene ad esempio per disegnare fili d’erba o altri elementi vegetali. L’ho utilizzato spesso nello stencil, ma è molto interessante anche per creare textures con l’acquerello, in cui è possibile lavorare di più con la trasparenza. Per realizzare questo effetto, prepara un colore piuttosto denso (consistenza “latte”/”crema”fai riferimento a questo post per vedere a cosa mi riferisco) in quantità sufficiente. Intingi il pennello di silicone in modo che le punte si colorino bene e su entrambi i lati e poi stendi il colore sul foglio con delle lunghe pennellate. Si creerà un reticolo molto interessante. 

Consiglio: l’inizio e la fine della pennellata tenderanno a creare un piccolo accumulo di colore, che può essere desiderato o meno. Se vuoi che la pennellata sia pulita, parti e finisci fuori dal foglio

Varianti: Per variare l’effetto, puoi cambiare la direzione delle striature provando a creare differenti reticoli, perpendicolari o con altre inclinazioni.

Questo effetto è forse uno di quelli che preferisco per la sua semplicità ma anche per la sua bellezza proprio da un punto di vista sensoriale. Per realizzarlo avrai bisogno di un pastello acquerellabile. Io ho utilizzato un pastello Neocolor II Carand’Ache (appunto la versione acquerellabile) perché rispetto ad una matita la punta è più larga e permette quindi di creare un effetto più visibile. Inizia stendendo uno strato uniforme d’acqua pulita sul foglio: assicurati di coprire bene tutta la superficie, poi mentre la carta è ancora bagnata, inizia a tracciare dei segni con il pastello, delle linee o dei puntini. Si creeranno dei micro effetti di diffusione bellissimi da vedere.

Consiglio: lascia asciugare il foglio all’aria senza utilizzare il phon, in modo da evitare di spostare il colore con il getto dell’aria. Questo conserverà la forma regolare di diffusioni e sfumature. 

Varianti: una variante divertente consiste nel preparare con un temperino della polverina di pastello o matita acquerellabile (ti consiglio di optare per una matita come la Carand’Ache Museum Aquarelle che ha una grande scioglibilità anche se non è sicuramente l’unica opzione) e lasciarla poi cadere a pioggia sul foglio bagnato. Questo creerà delle diffusioni di colore ancora più piccole e ravvicinate, come tanti coriandoli. Una volta asciugato il foglio, si potranno rimuovere le parti che non si sono sciolte.

Questo è un effetto divertente da realizzare e davvero molto molto imprevedibile. Prepara del colore mediamente diluito in discreta quantità. È importante che il colore non sia troppo denso perché deve poter scorrere bene sulla superficie del foglio. Utilizzando una pipetta oppure un contagocce, distribuiscine un po’ sul foglio asciutto, in uno o più punti. Dopodiché, utilizzando una cannuccia, soffia sul foglio nei punti in cui si trova accumulato il colore, in modo che si inizi a spostare in tutte le direzioni. In questo modo si formeranno dei piccoli rivoli, che inizieranno ad unirsi come tante ragnatele. 

Consiglio: Per ottenere un effetto più variegato, muovi la testa o la cannuccia ripetutamente in più direzioni mentre soffi.

Varianti: utilizza due colori diversi, magari complementari o in forte contrasto fra loro per creare delle sfumature interessanti quando le tracce di acquerello si fondono l’una nell’altra.

Più che una singola texture, quella delle spugne è un’intera categoria di strumenti utile per creare segni ed effetti particolari e potrebbe formare un capitolo a parte. Qui ne ho scelta una a titolo d’esempio per darti un’idea delle possibilità di questo tipo di materiale: ho utilizzato una classica spugnetta da stencil, di forma circolare e con un manico di legno. Se non ne hai una a disposizione, potresti ricavare un timbro simile ritagliando una spugna da cucina nella forma che preferisci. Prepara un colore mediamente denso, intingi lo strumento e poi inizia a timbrare sul foglio, creando un pattern geometrico. Puoi decidere quanto sovrapporre le forme o meno per ottenere effetti diversi.

Consiglio: prepara parecchio colore, perché la spugna tenderà ad assorbirne un bel po’. Decidi di volta in volta quanto colore prelevare a seconda che tu voglia un tratto più leggero o pesante.

Varianti: le varianti sono veramente infinite. Cosa succede con una spugna abrasiva? E con una spugna da trucco? Come cambia il tratto a seconda che si picchietti o si trascini la spugna sul foglio? Gli effetti possibili sono tantissimi!

Il cotton fioc permette davvero di lavorare di fino sul foglio, creando tracce sottili. Si usa di solito per fare delle piccole correzioni in caso di sbavature del colore, ma in questo caso diventa lo strumento protagonista di questo effetto. Per realizzarlo prepara un colore a diluizione media e stendilo sul foglio senza fare altro. Lascialo asciugare e poi stendi un secondo strato. Mentre il colore è umido, prendi un cotton fioc e inizia a tracciare delle linee. Il cotton fioc tenderà ad assorbire un po’ di colore e creare delle zone più chiare. Puoi variare l’effetto picchiettando sul foglio in modo da creare un effetto a pois.

Consiglio:  tieni a portata diversi cotton fioc per avere sempre a disposizione delle punte pulite. Quando una punta è sporca di colore puoi comunque usarla per creare delle striature: risulteranno probabilmente in parte più chiare e in parte più scure del tono di fondo.

Varianti: potresti usare due colori anziché uno solo per creare una sfumatura e rendere l’effetto generale ancora più interessante.

Siamo alla fine di questo terzo capitolo dedicato alle textures ad acquerello. Lasciami un commento o fammi una domanda qui sotto e, se vuoi, puoi postare le tue creazioni sui social con l’hashtag #cose.illustrazione. 

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