Questa seconda parte raduna 4 semplici tecniche “ribelli” che metteranno a dura prova la nostra carta da acquerello. Anziché lavorare di fino con effetti studiati, stavolta useremo un po’ più di forza bruta e modificheremo in diversi modi la superficie del foglio prima di andare a stendere il colore e, in qualche caso, anche dopo.

Oggi ti racconterò questi tutorial:

  • Incisioni con il punteruolo 
  • Cancellature abrasive
  • Strappare la carta
  • Effetto carta vetrata
I materiali utilizzati per questa serie di textures

Iniziamo subito con una tecnica decisamente irriverente. Per realizzare questa texture, procurati un punteruolo o qualcosa del genere (un ferro da maglia o un ago particolarmente grosso possono creare un effetto molto simile). Nel mio caso, ho utilizzato un punteruolo da rilegatura. Dopo avere fissato il foglio, traccia dei segni con il punteruolo, incidendo la superficie della carta senza strapparla e senza spingere troppo in fondo. Se la traccia non ti sembra troppo visibile, puoi ripassarla una seconda volta. Dopodiché, stendi il colore e vedrai che le venature create in precedenza risulteranno più scure e visibili. Con un colore abbastanza scuro (ma non troppo) l’effetto sarà maggiormente visibile. 


Consiglio: per non rischiare di strappare la carta con il punteruolo, evita di tenere la punta perfettamente perpendicolare, ma inclinala un po’. Questo appiattirà le fibre della carta quando tracci i solchi, anziché lacerarle.  

Varianti: Oltre a sperimentare con la lunghezza e il disegno delle linee per creare diverse composizioni potresti provare a incidere dei puntini sulla superficie del foglio. 

Avete presente quando si dice di fare grande attenzione quando si cancella la matita sulla carta da acquerello perché potrebbe rovinarsi? Ecco, ora ignoreremo volontariamente questo consiglio e faremo proprio l’esatto contrario! Per realizzare questo effetto procurati una gomma, preferibilmente un po’ abrasiva: io ne ho recuperata una di quelle che usavo a scuola, con la parte rossa più morbida e la parte blu più dura e granulosa per cancellare i segni a penna. Assicurati che la gomma sia pulita e realizza delle cancellature sul foglio, muovendoti in varie direzioni, ad esempio creando degli effetti “a ventaglio”. A questo punto, l’effetto potrebbe essere ancora poco visibile ma apparirà non appena stenderai il colore. Ripulisci il foglio dalle briciole di gomma e poi passa uno strato di acquerello.

Consiglio: fai delle prove su piccoli ritagli di foglio per vedere quanto intense devono essere le cancellature per apparire nitidamente. Tieni conto che la gomma potrebbe lasciare qualche traccia del suo colore sul foglio e quindi alterare leggermente il colore dell’acquerello.

Varianti: realizza la stessa texture utilizzando una gomma-matita o gomma di precisione per variare il tratto e fare cancellature di forma differente.

Proseguiamo in questa serie di tecniche ribelli con una texture che va proprio direttamente a rovinare la carta. Per realizzarla, ti occorrerà un nastro adesivo piuttosto forte. L’ideale è il nastro telato, che ha una colla piuttosto resistente. Tagliane qualche pezzetto della lunghezza di pochi centimetri ciascuno. Poi prendine uno e fallo aderire bene al foglio quasi interamente, tenendone fermo un lembo sollevato con le dita. A questo punto dai uno strappo improvviso (un po’ come se dovessi rimuovere un cerotto): questo movimento dovrebbe rovinare le fibre della carta, sollevando lo strato più superficiale. Ripeti questo movimento quante volte vuoi in vari punti del foglio, in base a quanto vuoi che sia denso l’effetto. A questo punto puoi stendere il colore, che aderirà ovunque ma con un effetto molto irregolare.

Consiglio: più il nastro rimane sulla carta e meglio aderisce, più la colla farà presa e quindi più profondo potrebbe essere lo strappo, anche se ovviamente dipende dallo specifico tipo di adesivo e di carta utilizzati. Fai diverse prove giocando con questa tecnica per ottenere strappi più o meno evidenti o grandi.

Varianti: può essere interessante giocare con la concentrazione ed il posizionamento degli strappi, ma anche con la loro forma: potrebbero infatti essere più rettangolari oppure più allungati. Osservandoli, potrebbero anche venirti in mente delle immagini. Ad esempio, strappi ravvicinati di forma allungata, potrebbero farti pensare ad una corteccia e suggerirti di usare un colore che rappresenti proprio questo soggetto.

In quest’ultimo esempio-tutorial, vediamo un altro modo di strapazzare la nostra carta da acquerello, utilizzando la carta vetrata. Procuratene un foglietto della dimensione che preferisci (idealmente un po’ più piccolo della superficie del foglio da disegno), giralo a faccia in giù e striscialo sulla carta. Questo creerà tanti piccoli solchi lineari che diventeranno più scuri e visibili una volta steso il colore. Quando il primo strato è asciutto, potresti dare un’altra passata con la carta vetrata per rimuovere piccole parti di colore e quindi, al contrario, creare dei punti più chiari.

Consiglio: per quello che ho potuto riscontrare, occorre esercitare una certa pressione perché l’effetto sia visibile una volta steso il colore. Non serve esagerare, ma il tocco non deve essere troppo leggero. Assicurati inoltre di togliere bene i residui di fibre di carta strappate prima di acquerellare.

Varianti: qui le possibilità di variare la texture sono molte e dipendono principalmente dal tipo di carta vetrata utilizzata – ovvero dalla dimensione della sua grana. Fai diversi esperimenti per vedere come cambia il risultato.  

Siamo alla fine di questo secondo capitolo dedicato alle textures ad acquerello. Lasciami un commento o fammi una domanda qui sotto e, se vuoi, puoi postare le tue creazioni sui social con l’hashtag #cose.illustrazione. 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *